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martedì 15 marzo 2016

Marzo

Ho perso il conto dei giorni che mi separano dall'ultimo post.
Dalla torre vetrata, in questi anni, guardo la città che giace sotto il colle.
Il mondo che mi sono lasciato alle spalle ormai è solo un lontano ricordo, tutto è cambiato: non ci riconosciamo più.
Quest'oggi il vento fischia impavido attraverso le fessure degli infissi corrotti dal tempo, ancora una volta getto lo sguardo oltre i vetri.
Il canoro concorso tra merli sembra non poter più opporsi al frastuono degli uomini dabbasso.
Cosa cercate?

martedì 6 agosto 2013

Giorno d'estate

Passa lento il giorno d'estate, eppure quanta ricchezza reca in dono.
Mi trovo in una località balneare per qualche giorno di vacanza, una vera vacanza! Ho organizzato tutto perché ci fosse il vuoto intorno a me, un luogo e un tempo per il riposo. Dopo un anno di corsa, sempre preso in mille impegni e preoccupazioni, ho tanto desiderato un po' di silenzio.
Certo, la spiaggia non sembra essere il luogo più adatto, ma grazie al cielo i bagnanti sono pigri (o meglio devono riposarsi dai bagordi notturni) e prima di pranzo sono veramente in pochi a godere del silenzioso mare mattutino. Quando poi tutti scendono a mare, sono già al sicuro delle mura domestiche, pronto per il pranzo ed il riposino.
Ma questa estate è particolare, non si può negare che la particolare situazione di crisi economica non abbia effetto sulle persone e così, in più di una occasione, mi sono ritrovato a parlare con amici e conoscenti in serie difficoltà.
Forse la mia "vacanza" è un lusso che tra un po' non mi potrò più permettere?
Forse che, per la smania di guadagnare, sono gli altri che non riescono più a riposare?
Da quando non lavoro più, sinceramente, vedo tutto da un altro punto di vista. Forse è la semplicità di vita che manca ai nostri tempi.

domenica 4 novembre 2012

Scegliere bene gli amici

Conosco una persona, padre di famiglia, che abita in campagna e vive del lavoro della sua terra. Ha buoni rapporti con i suoi vicini, ogni tanto mangiano insieme, ma non sono veramente suoi amici, perché ci sono profonde differenze sociali ed economiche a tenerli lontani.
Ad un certo punto, forse illudendosi di riuscire a farcela, questa persona ha cominciato ad uscire sempre più spesso con i suoi vicini. Nel tentativo di essere accettato, ha iniziato ad alzare il suo tenore di vita, assimilandolo ai suoi vicini. Ha iniziato anche a giocare con loro, perdendo cifre via via sempre più grosse, indebitandosi con loro.
Ad un certo punto, i suoi figli, accortisi di questi cambiamenti e dei problemi che ne conseguivano, hanno chiesto al padre di non uscire più con loro, di dedicarsi di più alla famiglia, di fare il padre.
- Ma no, non riuscite proprio a capire? E' importante comportarsi da signori, anche se non lo siamo.
- Ma papà, non ne abbiamo le forze, lasciamo stare!
- No, a costo di non mangiare più, di indebitarci fino all'osso, di vendere tutte le nostre proprietà, i nostri trattori, le nostre terre... dobbiamo andare avanti così! Ma non vedete quanti sorrisi ci fanno? Non vedete che iniziano a trattarci alla pari?
- Ma papà, abbiamo fame ... non abbiamo più di che vivere, di che vestirci ... non abbiamo più una terra che sia veramente nostra.

Cosa fareste voi?