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domenica 4 novembre 2012

Scegliere bene gli amici

Conosco una persona, padre di famiglia, che abita in campagna e vive del lavoro della sua terra. Ha buoni rapporti con i suoi vicini, ogni tanto mangiano insieme, ma non sono veramente suoi amici, perché ci sono profonde differenze sociali ed economiche a tenerli lontani.
Ad un certo punto, forse illudendosi di riuscire a farcela, questa persona ha cominciato ad uscire sempre più spesso con i suoi vicini. Nel tentativo di essere accettato, ha iniziato ad alzare il suo tenore di vita, assimilandolo ai suoi vicini. Ha iniziato anche a giocare con loro, perdendo cifre via via sempre più grosse, indebitandosi con loro.
Ad un certo punto, i suoi figli, accortisi di questi cambiamenti e dei problemi che ne conseguivano, hanno chiesto al padre di non uscire più con loro, di dedicarsi di più alla famiglia, di fare il padre.
- Ma no, non riuscite proprio a capire? E' importante comportarsi da signori, anche se non lo siamo.
- Ma papà, non ne abbiamo le forze, lasciamo stare!
- No, a costo di non mangiare più, di indebitarci fino all'osso, di vendere tutte le nostre proprietà, i nostri trattori, le nostre terre... dobbiamo andare avanti così! Ma non vedete quanti sorrisi ci fanno? Non vedete che iniziano a trattarci alla pari?
- Ma papà, abbiamo fame ... non abbiamo più di che vivere, di che vestirci ... non abbiamo più una terra che sia veramente nostra.

Cosa fareste voi?

domenica 26 agosto 2012

Lite al cimitero


Mi trovo in un ridente paesino della Calabria. Il paesino è ridente, ma le persone che lo abitano ... un po' meno. Qui si respira quell'aria tipica del meridione ancora feudale, dove può vegetare rigogliosa la mentalità mafiosa, anzi preciso, quella della 'ndrangheta. Chi non è nato o vissuto in questi posti non può percepire quanto questa mentalità sia connaturata agli abitanti.
Provo a fare un esempio prendendo spunto da un episodio recente.
Qualche domenica fa, la s. Messa viene celebrata nel locale cimitero comunale. Le precedente amministrazione aveva commissionato un altorilievo in bronzo raffigurante Gesù risorto da porre all'ingresso dello stesso cimitero, fronteggiato da una lapide con scritto un brano del Vangelo (Gv 11, 25-26), peraltro non nella versione ufficiale CEI.
Il primo problema è stato proprio il ritardo nell'inaugurazione, tenuta dall'attuale sindaco.
Tutto poteva passare tranquillamente, tanto più che la statua non è stata firmata e, di certo, non è di Michelangelo ma di una pur brava artista locale alle prime armi.
All'atto del togliere il drappo, ecco che l'ex sindaco intavola una discussione ribadendo che è stato lui a commissionare l'opera e che questa è stata manomessa in quanto riporta la data di Agosto 2012 (cioé quella di inaugurazione) e non quella di Aprile (cioé quella di terminazione).
Agosto -> nuova amministrazione -> nuovo sindaco
Aprile -> vecchia amministrazione -> vecchio sindaco
Incredibile. Ci si accapiglia per delle sciocchezze. Con i soldi di chi si è pagata l'opera? Con quelli del sindaco o del Comune? A chi è rivolta la statua: all'amministrazione o agli abitanti del comune?
Quanto siamo piccoli.
Epilogo: la notte stessa, ignoti hanno divelto l'indicazione del mese sulla lapide.
Una sciocchezza dirà qualcuno ...

mercoledì 22 agosto 2012

Durante una passeggiata

E' sempre una piacevole sorpresa quella di ritrovarsi in un posto sconosciuto a contemplare la bellezza del creato. Ma ancor più sconvolgente è notare come sia possibile (o come lo sia stato) per l'uomo entrare in perfetta sintonia con ciò che ci circonda.
Saremo anche tecnologici, saremo anche immersi in un mondo di palmari e flussi di dati multimediali, ma come non meravigliarsi di fronte ad un campanile di un monastero immerso in un bosco?

Ho impiegato un po' per trovarlo, di poco più alto degli alberi intorno, ma la ricerca ha avuto un piacevole esito.
Vederlo così, ergersi verso il cielo ad affrontare il flusso dei cumuli, come una prua i flutti, vederli addensare alla sua sinistra e disperdersi alla sua destra ... immobile.
Se la nave si muove nell'acqua e con essa ingaggia una piccola continua battaglia, il campanile rimane.
Anche i monaci che vivono alla sua ombra, che ritmano le giornate con la preghiera scandita dal suono delle campane "rimangono".
Dove andare? Dove fuggire? Cosa altro cercare ciò che si è già trovato tutto?

Laddove si dipinge liquida la società del nostro tempo, e dove questa definizione assume la pretesa di imporre una direzione al nostro ideale di vita, questo campanile incontrato per caso mi dice quanto inutilmente ci agitiamo.
La parola di quest'oggi è rimanere ...

mercoledì 2 maggio 2012

Autobus e controllori

In questi giorni sui mezzi pubblici si nota un sensibile aumento dei controlli. Era da tempo che non vedevo personale viaggiante dedito al controllo biglietti.
Ritengo che sia un atto di responsabilità il salire sul mezzo pubblico con il biglietto in regola, oltre che una legge da rispettare.
Tuttavia detesto l'atteggiamento dei controllori.
Innanzitutto lo sguardo inquisitore, di chi presume che tu sia passibile di multa. Questo lo si nota dalla modalità con cui si effettua il controllo: il bus viene bloccato e le persone "temporaneamente sequestrate". Se tutti fossero in regola, basterebbero pochi secondi, ma non è così.
Se il biglietto è in ordine, il controllore lo gira più volte alla ricerca della frode: non è possibile che tu sia in regola. Eppure i nuovi sistemi di obliterazione sono molto efficienti, non ci si può sbagliare, il biglietto è dotato di banda megnetica, entra in una sola direzione, non può essere obliterato più volte ...
Se invece si è senza biglietto ... apriti cielo!
Ma è giusto che sia così, d'altro canto perché viaggiare senza?
Tuttavia mi stupisce la cattiveria con cui guardiamo tali viaggiatori.
Se solo pensassimo a quante persone pagate da noi con fior di quattrini viaggiano comodi nelle auto blu con tanto di autista (e magari scorta), tutto spesato ... noi invece (cattivoni) a non pagare € 1,20 per ogni ora di viaggio in autobus ... dai, siamo noi ad affossare l'Italia, mica loro!
Eppure solo qualche anno fa, gli stessi autobus avevano l'aria condizionata e monitor accesi, con le ultime notizie e utili informazioni, erano puliti e le persone sopra erano cortesi ... gli stessi autobus non offrono più alcun servizio, le persone sono sempre più chiuse nei loro problemi, e i controllori mi guardano con aria inquisitoria.
Perché?
Perché io, italiano, dipendente di una azienda privata, che pago le tasse, perché devo essere trattato così?
Perché non ho nessuno con cui protestare?
Perché mi devo interfacciare con call center dislocati mentre tutti loro sanno benissimo dove abito, visto che mi mandano regolarmente tutte le bollette del mondo?

Basta.

mercoledì 7 marzo 2012

Primavera

Pensavo di scrivere della neve, del silenzio ovattato che ci ha regalato ...
Ho pensato troppo e sono stato sorpreso dal fragore della piena.
Primavera è tempo di rinascita, vedo il germoglio spuntare ma non ne riconosco il frutto.
Dove mi porterà questo viaggio, dove mi conduce la corrente e dove dirigo la prua?
Oh tu, stella brillante, che nella notte più cupa mi hai guidato,
compagna di viaggio agli estremi confini
non celarti ora che albeggia
ti seguo ancora