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domenica 4 novembre 2012

Scegliere bene gli amici

Conosco una persona, padre di famiglia, che abita in campagna e vive del lavoro della sua terra. Ha buoni rapporti con i suoi vicini, ogni tanto mangiano insieme, ma non sono veramente suoi amici, perché ci sono profonde differenze sociali ed economiche a tenerli lontani.
Ad un certo punto, forse illudendosi di riuscire a farcela, questa persona ha cominciato ad uscire sempre più spesso con i suoi vicini. Nel tentativo di essere accettato, ha iniziato ad alzare il suo tenore di vita, assimilandolo ai suoi vicini. Ha iniziato anche a giocare con loro, perdendo cifre via via sempre più grosse, indebitandosi con loro.
Ad un certo punto, i suoi figli, accortisi di questi cambiamenti e dei problemi che ne conseguivano, hanno chiesto al padre di non uscire più con loro, di dedicarsi di più alla famiglia, di fare il padre.
- Ma no, non riuscite proprio a capire? E' importante comportarsi da signori, anche se non lo siamo.
- Ma papà, non ne abbiamo le forze, lasciamo stare!
- No, a costo di non mangiare più, di indebitarci fino all'osso, di vendere tutte le nostre proprietà, i nostri trattori, le nostre terre... dobbiamo andare avanti così! Ma non vedete quanti sorrisi ci fanno? Non vedete che iniziano a trattarci alla pari?
- Ma papà, abbiamo fame ... non abbiamo più di che vivere, di che vestirci ... non abbiamo più una terra che sia veramente nostra.

Cosa fareste voi?

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