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venerdì 5 novembre 2010

Acqua alta

Dopo aride, assolate estati, quando profeti di sventure delineavano futuri desertici, eccoci a fronteggiare migliaia di metri cubi di ecqua e fango sversati su strade e case.
Quanto piccola è la nostra percezione della natura, ah quanto grande è il nostro desiderio di dominarla ...
Non voglio certo dire che qualcuno abbia mai avuto la balzana idea di mettere in conto di comandare gli eventi atmosferici, no, non voglio dire mica questo. Sarei uno sciocco a pensare questo.
Sicuramente l'approccio al mondo che ci circonda segue un itinerario semplificato, fondato più sull'aderenza ai nostri piccoli schemi che su una sensata indagine analitica prima e sintetica poi del globo terracqueo.
Ma, diciamocela tutta, quante volte adottiamo anche noi questo metodo, così comodo.
Assumiamo un set limitato di regole, con queste formiamo un piccolo setaccio e facciamo passare tutto attraverso. Spesso forziamo gli eventi a passare attraverso il nostro piccolo oblò, altre volte ci guardiamo attraverso. In ogni caso tutto è filtrato da una prospettiva parziale, limitata e, soprattutto, limitante.
Ritengo che questo fenomeno, assimilabile ad una tentazione, non è inversamente proporzionale al grado di conoscenza dell'individuo. Cerco di spiegarmi. Sono disposto ad accettare che l'ignorante guardi al mondo con atteggiamento di meraviglia (penso alle religioni ancestrali che divinizzano le manifestazioni naturali) ma sono convinto che, crescendo il complesso di formule e regole assimilate, l'uomo "civilizzato" tenda ad estendere queste a tutti gli eventi che lo interessano (direttamente o indirettamente) meccanizzando.
L'imprevedibile, il rischio, il caos fanno paura? Facciamo finta che non esistano ... ed il gioco è fatto. Se poi qualcosa va male nelle nostre previsioni, siamo lesti a cercare l'evento che non abbiamo considerato perché nascosto o, peggio, corriamo a rifugiarci nella onnipresente "sfortuna".
Ma, intendiamoci, grazie al cielo non esistono solo uomini civilizzati, ne esistono anche di colti. E' su questi le semplificazioni non attecchiscono!
C'è un unico rammarico, che la cultura ha smesso di essere attraente. Ma questo per l'uomo comune ...

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