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venerdì 26 novembre 2010

Nebbia

Amo la nebbia.
C'era un tempo in cui essa era solo un modo per definire un raro evento meteorologico in posti lontani. Ero infatti lontano.
L'incontro è stato significativo ... spesso amiamo ammirare i paesaggi da alti punti di osservazione, misurando la nostra vista su lunghe distanze, confrontandoci con l'immensità del creato. Ma con la nebbia tutto ciò è precluso, per definizione. Non c'è ancora il silenzio della neve, eppure ... la sua natura è eterea, tuttavia condensa sulle foglie che ancora resistono sugli alberi e, che spettacolo, precipita, come pioggia appena accennata. Poi i rami, i lampioni, i segnali stradali iniziano a stillare.
Al sicuro, dietro il vetro della mia stanza, vedo diffonndersi l'arancione del lampione, poi allontanarsi, quasi rapito, inghiottito.
Lo sguardo, ora impotente, si flette. Ora guardo dentro.
Sento l'umidità affaticare il respiro, come immerso in un piccolo stagno navigo in acque basse, lentamente. La torbida acqua forse nasconde un abisso, ma temo di finirci dentro.
Avessi il coraggio di immergermi ...
Avessi la forza di attraversarlo ...

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