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mercoledì 3 novembre 2010

Disastri a palazzo

Nell'aprire il blog mi ero imposto di evitare di perdere tempo a parlare di politica, perlomeno in questo spazio virtuale.
Ma le ultime notizie sul nostro attuale premier sono a dir poco sconcertanti.
Non gli è bastato prendere a pesci in faccia gli italiani affossati dalla crisi vantandosi di avere 22 case, non gli è bastato essere scoperto ad andare con escort, non gli è bastato telefonare in procura per far liberare una prostituta minorenne, ieri si è nuovamente vantato.
Forse molti italiani emulano le sue gesta, forse molti si illudono di passare ore liete in svariati modi, ma un uomo di stato non può.
Come è possibile che una prostituta abbia il numero del cellulare privato del presidente del consiglio, che lo possa chiamare di notte e che lui risponda e si prenda la briga di chiamare in procura per farla scarcerare (passatemi il termine non proprio giuridico).
Secondo voi se oggi il premier chiamasse Putin o Gheddafi, questi risponderebbero?
Chi mai lo farebbe?
E, soprattutto, chi mai darebbe il proprio numero personale ad una persona che lascia il suo in mano a donnine in combutta con la microcriminalità? Quanti e chi, oggi, hanno il numero del premier?
Berlusconi ha compiuto le peggiori azioni che come unico risultato hanno quello di mettere in forse un intero esecutivo che, incredibilmente, era riuscito a fare qualcosa impedendo al paese di affondare del tutto.
Il governo Berlusconi non è Berlusconi. Forse dovrebbe, adesso, compiere l'unico gesto degno di un uomo e lasciare il potere.
Lui potrebbbe nascondersi in una delle sue 22 case, magari nel paradiso esotico che mai darebbe il consenso all'estradizione.
Noi abbiamo bisogno di un capo di governo, non di un impresario da circo!
Se Berlusconi era riuscito a screditare Fini, grazie soprattutto all'operato di certa stampa, oggi tutto il vantaggio è perso e si è consegnato nelle mani dell'unica casta nemica che di certo non si tirerà indietro nel affondo finale. La magistratura, in questo caso, sarà inflessibile, come è giusto che sia sempre, contro chiunque sbagli e soprattutto contro chi reca danno alla comunità intera.
Alla fine cosa dire?
Sicuramente Berlusconi è il figlio della nostra società malata, ha riempito l'etere di donnine così come il suo letto, si rivolge al paese come agli amici del bar raccontando barzellette e battute di basso livello. Sicuramente non è lui la causa, ma è di certo il degno rappresentante dell'italiano medio.
Ma noi abbiamo bisogno, oggi più che mai, di grandi uomini, di grandi italiani!

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